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Corporate Governance – portrayed in the individual cultural and legal framework, from the standpoint of equity capital.

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VIPsight International


Article Index

 

 

VIPsight International luglio

 

COMPANIES

Probabili impugnative per Rhön-Klinikum

 

L’assemblea generale della Rhön-Klinikum in gran parte fortemente influenzata dal malcontento di un gruppo di piccoli azionisti ha votato con il 99,35 dei voti per un riacquisto di azioni del valore di 1,7 miliardi di Euro.  In questo modo la Rhön vuole distribuire una grande parte dei ricavi dalla vendita di 40 cliniche per complessivamente 3 miliardi a Fresenius. Martin Sieber annuncia inoltre di voler utilizzare 800 milioni di Euro per la riduzione dei debiti. Circa 200 milioni di Euro saranno investiti, comunica l’azienda. La catena di cliniche dovrà prepararsi a dei ricorsi per annullamento a causa di contraddizioni messe a verbale.  In alternativa l’importo potrebbe anche essere distribuito tra i soci sotto forma di  dividendo con una distribuzione in contanti.  Nel mirino degli azionisti è stato soprattutto la prevista nomina di Ludwig Georg Braun nel consiglio di sorveglianza.  Gli azionisti temono infatti un conflitto d’interessi perché B.Braun Melsungen fornisce i suoi prodotti medicali anche alla Rhön-Klinikum.  Solo il 74,14 dei voti erano a favore della nomina del patriarca industriale nel consiglio di sorveglianza.  Con una partecipazione di circa 18 % la B.Braun Melsungen è oramai il più grande azionista della Rhön, prima ancora di Eugen Münch, fondatore del gruppo delle cliniche, e della moglie. Altri pacchetti azionistici (cinque per cento) sono in mano alla Fresenius e al gruppo Asklepios.

Deutsche BeteiligungsAG

 

La crisi in Ucraina, la pressione sulle valute dei paesi BRIC e l’indebolimento delle aspettative di crescita incidono sul benessere della Deutsche Beteiligungs AG, azienda  quotata nel SDax: nel secondo trimestre dell'esercizio corrente l'EBIT si è più che dimezzato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente ammontando ora a circa 5,7 milioni di Euro.

 

Secondo il management questo sviluppo è dovuto soprattutto alle partecipazioni in aziende non quotate in borsa, le oscillazioni sarebbero tuttavia ancora nella regola. Ciò nonostante il CdA si prepara ad un risultato di gruppo per l'esercizio 2013/2014 inferiore a quello dell'esercizio precedente.

 

La Deutsche Beteiligungs AG investe in PMI. Alla fine di aprile teneva nel suo portafoglio 20 partecipazioni, di cui la maggior parte nel settore delle macchine utensili e degli impianti.

 

Adler Mode: Navigare sull'onda della democrazia

Quotata nel Prime Standard la Adler Modemärkte AG ha scelto la rotta dell'espansione. Ai 140 negozi attuali intende aggiungere altri 100, soprattutto nelle città medio-grandi della Germania. In vista anche il passo verso paesi stranieri di lingua tedesca. Il marchio si rivolge ai 45enni e più,  puntando quindi sulla quota crescente delle persone anziane nella nostra società. I numeri per il primo trimestre fanno ben sperare: i negozi hanno realizzato un fatturato di 113 milioni di Euro, e quindi 8,4 percento in più rispetto all'anno precedente. Da non dimenticare però un disavanzo di 8,2 mio di Euro   che rispetto all'anno scorso è diminuito del 20 per cento. Da poco meno di un anno l'azienda è partecipata per la maggioranza dal gruppo tessile Steinmann e dell'investitore finanziario Equinox. In precedenza si sono registrati diversi momenti di incertezza visibili anche dallo sviluppo della share value. Tre anni fa il prezzo di emissione era di dieci Euro; alla fine del 2011 è sceso a 3,90 Euro. Oggi il prezzo dei titoli è superiore a quello di emissione.

Nanofocus AG: fatturato e risultato deludenti

 

Nel 2013 la Nanofocus AG, fornitrice di tecnologia per la misurazione di superfici in 3D, non ha risposto alle proprie aspettative in termini di fatturato e di risultato. Il fatturato è sceso da 8,94 milioni di euro dell'anno precedente a 8,18 milioni di Euro nel 2013, il risultato è passato da 0,15 mio di Euro positivi ad un disavanzo di 1,4 milioni di Euro. Per il 2014 l'azienda quotata nel entry standard conta su un fatturato di 11 milioni i euro. Con un risultato pari a 0,33 milioni di Euro si è ottimisti per quanto riguarda la produzione di profitto. Il buon umore nasce da un numero record nelle committenze. Alla fine del 2013 c'erano ordine per 9,51 milioni di Euro.

 

The German Mittelstand

Il Mittelstand tedesco ha bisogno di più fondatori d’aziende

 

L’opinione pubblica riduce il Mittelstand tedesco a delle aziende industriali medio-grandi e grandi. Questa definizione è però troppo stretta. L’Istituto per la Mittelstandsforschung a Bonn ha fatto sapere che i criteri fondamentali per l’appartenenza al Mittelstand sono la sovrapposizione tra proprietà e direzione, nonché l’indipendenza dell’azienda. Fanno quindi parte del Mittelstand anche tutte le aziende artigianali tradizionali, le aziende familiari e anche i liberi professionisti e, da non dimeticare, le tante aziende in start-up.

 

Le aziende nuove creative e innovative sono particolarmente interessanti per lo sviluppo del Mittelstand. Ne è convinto anche Dr. Jörg Zeuner, capo economista del gruppo bancario KfW . Durante la presentazione del “Gründermonitor 2014” sostiene che i fondatori si presentano in prevalenza con tecnologie innovative diventando così il volano per un rinnovamento continuo e necessario dell’Economia.  I 12 per cento di  crescita delle aziende neofondate nel 2013 costituiscono un effetto molto positivo.

 

Guardando da più vicino i numeri contenuti nel report sulle  nuove aziende l’immagine si sposta leggermente. In verità la  crescita riguarda soprattutto le costituzioni riferite al secondo lavoro, che di fatto sono salite del 22 per cento.  I fondatori di un business di cui occuparsi a tempo pieno  - e quindi quelli che creano anche nuovi posti lavoro – sono stati più timidi. Il loro numero è persino sceso del 3 per cento.  Anche se nel gruppo dei fondatori a tempo pieno le assunzioni di nuovi collaboratori è aumentato rispetto agli anni precedenti, l’abbassamento in assoluto delle costituzioni di aziende a cui dedicare il pieno tempo di lavoro è da ricondurre alle difficoltà economiche del 2013.

 

Il Mittelstand tedesco ha urgentemente bisogno di nuove aziende.  Il processo di selezione economica aumenta a lungo termine le possibilità che da uno start-up o un altro col tempo venga fuori un azienda grande e di successo.  Il miglioramento della situazione congiunturale nel 2014 sta sicuramente spianando il terreno:  Se in tempi più difficili la gente decide di fondare una società per mancanza di prospettive sul mercato del lavoro, in tempi migliori è più facile che le nuove aziende vengano fondate da persone che vedono delle reali opportunità di mercato per la loro business idea.

Buhlmann's Corner

Assemblee generali tra Monaco di Baviera, Hannover e Madrid

 

Dicono che la presenza nelle assemblee degli azionisti sia aumentata.

 

Chi è sincero sa che questo è solo una delle tante interpretazioni della realtà: dopo uno choc legale esterno la situazione è semplicemente rientrata nei numeri di prima. Secondo il motto: “si, una sentenza c’è, ma chi mai la leggerà?” la maggior parte dei voti perduti è stata recuperata quest’anno. I dati individuali esatti sono stati raccolti dal nostro sponsor  e pubblicati in VIPsight.eu.

 

Quello che succede quando due giocatori non funzionano, l’abbiamo visto da MTU – dove la presenza era a malapena arrivata al 19% - e da Volkswagen e SIXT, dove la proposta del management non sembra essere stata apprezzata. In ambedue i casi le votazioni sugli aumenti di capitale sono state spontaneamente annullate. E mi chiedo spontaneamente, come sia stato possibile che il presidente dell’assemblea conoscesse le decisioni di voto degli azionista prima ancora dell’inizio dell’assemblea. Ma porsi delle domande non va bene.

 

In Spagna non piacciono neanche le critiche – ricordiamo che in Spagna più del 100% del capitale può essere fisicamente presente ad un’assemblea degli azionisti e incassare anche il gettone di presenza.

 

Per conto di alcuni azionisti di VIP ho fatto alcune osservazioni e domande sulla posizione di mercato e il suo consolidamento. Non ho parlato in spagnolo, ma in inglese. Le reazioni erano molto eterogenee. Dopo di me un altro azionista ha chiesto alla presidenza di spiegare come mai un gruppo  di comunicazione multilingue con un servizio di interprete presente non sia stato in grado di tradurre in spagnolo ciò che avevo detto.

 

Alcuni presenti mi hanno ringraziato personalmente per le mie analisi e indicazioni. Il Grande Presidente di Telefonica si è limitato a rispondere alla mia osservazione: “Telefonica non è più il numero 1”,

 

facendo presente che il contributo in lingua inglese di una persona (nella sua percezione) senza nome non abbia alcun collegamento con la realtà perché “Telefonica è e rimane il numero 1 al mondo” – le altre domande non erano degne di essere prese in considerazione. Guidare un grande gruppo con i para-occhi è rischioso anche quando le cose vanno ancora bene – lo vediamo da Volkswagen. Il produttore automobilistico non ha esitato a farsi nominare  da un’associazione di azionisti molto riconosciuta in Germania “Azienda dell’anno 2013”…

… allora preferisco le assemblee degli inglesi, nell’angolo di un bar dell’aeroporto e con dei ritmi che hanno come riferimento i tempi necessari per un aereo civile di girarsi.

ACTIONS CORNER

 

Secondo uno studio di Credit Suisse diverse banche europee che gestiscono dei dark pool devono prepararsi a delle cause. Nel caso dei famigerati dark pool i compratori e i venditori non sono tenuti a rendere pubbliche le loro operazioni prima di prendere accordi e chiudere l’affare. Le indagini potrebbero allargarsi alla Deutsche Bank che - secondo la Société Générale -  gestisce il quarto dark pool più importante. Inoltre la città di Providence nello stato americano Rhode Island avrebbe presentato una class action in cui oltre a Barclays si parlerebbe anche di Deutsche Bank e UBS. Secondo le stime di Credit Suisse i costi legali per la Deutsche Bank ammonteranno a 157 milioni di dollari.

 

Diversi grandi investitori come Pimco, BlackRock e la DZ Bank stanno facendo causa contro la Deutsche Bank e altri cinque istituti per le loro attività nel business con titoli ipotecari ad alto rischio. Secondo l’accusa depositata a New York il 18 giugno gli istituti di credito avrebbero violato i loro obblighi da fideiussori non costringendo gli emittenti di titoli garantiti da ipoteca (MBS)  a riacquistare i crediti particolarmente labili. Si tratta di perdite di circa 250 miliardi di dollari da affari fatti negli Stati Uniti, per i quali gli attori vogliono essere risarciti.

Politics

La SPD contro il regolamento speciale nella quota rosa

 

Heiko Maas (SPD), Ministro federale della Giustizia, è convinto degli effetti positivi della quota rosa. Dal 20 giugno la bozza di legge deve essere approvata e il Ministro la difende contro la critica massiccia proveniente dai datori di lavoro. Dal 2016 i consigli di sorveglianza delle aziende quotate in borsa devono avere una quota di genere fissa del 30 per cento. Durante la conferenza del “Deutsche Corporate Governance Kodex” a Berlino Maas afferma che  la quota aiuterebbe tutta l’economia tedesca a sollevare un tesoro di enorme qualità. Nelle aziende tedesche non dovranno più esserci eccezioni. La legge sulle quote è necessaria per interrompere la posizione di privilegio degli uomini nel mondo economico.  Nel 2013 solo il 15,1 percento delle posizioni di picco nelle 200 aziende più importanti della Germania erano occupate da donne.   Per il ministro l’argomento della mancanza di donne qualificate è fittizio. Oltre all’impegno costituzionale di diffondere l’uguaglianza di genere, la quota produce anche degli effetti economici. Da una parte la Germania lamenta la mancanza di forze lavoro qualificate, e allo stesso tempo il potenziale di donne molto qualificate rimane spesso inutilizzato.

People

Il consiglio di sorveglianza della Bayer ha nominato Werner Baumann come membro del consiglio d’amministrazione responsabile Strategia e Management del Portfolio, a partire da 1 ottobre. Johannes Dietsch entrerà a far parte del consiglio d’ amministrazione il 1 settembre prendendo il posto di CFO precedentemente occupato da Bauman. La scelta rientra nella decisione dell’attuale chairman del CdA,  Marijn Dekkens,  di non prolungare - alla scadenza dei primi cinque anni  - il suo incarico per più di due anni.

 

Con l’ingresso di Thomas Ingelfinger, Stefan de Loecker e Zhengrong Liu dal 1 luglio  il consiglio d’amministrazione della Beiersdorf è cresciuto a sei membri. Prima di prendere il nuovo posto i tre hanno avuto la possibilità di prepararsi per i compiti futuri occupando funzioni ad un livello gerarchico appena inferiore.  La nomina serve per dare continuità e per incentivare l’internazionalizzazione, spiega Reinhard Pöllath, presidente del consiglio di amministrazione composto da 12 persone, di cui tre donne.  Nell’ultimo rapporto della società si legge che il consiglio d’amministrazione è particolarmente attento a privilegiare nella selezione degli executive i criteri della diversità puntando in particolare su una presenza adeguata di donne.  In futuro Ingelfinger sarà responsabile per il settore Europa (Germania esclusa), de Loecker per il Vicino Oriente (tra cui anche la Russia, la Turchia, il Medio Oriente, l’Africa e India, mentre Liu si occuperà delle Risorse Umane. Dal 2004 al 2013 Liu è stato Head of Human Ressources in LANXESS. Il primo ottobre del 2013 è diventato nel ruolo di Senior Vice President responsabile per settore HR della Beiersdorf, unico gruppo di Amburgo quotato nel DAX. In questa funzione riportava a Ulrich Schmidt che non lascerà il  consiglio d’amministrazione. Fino alla fine del 2011 i membri del CdA erano sei, di cui in tre se ne sono andati o se ne sono dovuti andare entro la metà del 2013.

 

Il 30 giugno Suzanne Labarge è uscita dal consiglio di sorveglianza della Deutsche Bank. Nominata fino al 2018, la canadese Labarge ha dichiarato le sue dimissioni.  Secondo la banca la decisione non è motivata da dissidi. Il comitato nomine ha proposto il posto vacante a Louis Parent che farà parte del consiglio di sorveglianza dal 1 luglio.

 

Il nuovo capo stratega chiamato dal consiglio di sorveglianza nel CdA di Evonik Industries si chiamerà dal 1 luglio  Christian Kullmann.  L’ex-responsabile per la comunicazione del gruppo chimico diventerà Chief Strategic Officer per i settori centralizzati Strategia e Performance del Gruppo, Diritto & Compliance, Corporate Affairs e Corporate Security.

 

Il Prof. Wolfgang Plischke, ex membro del CdA della Bayer, è stato votato nel consiglio di sorveglianza della Evotec dove succederà direttamente a Walter Wenninger nella posizione di presidente; Wenninger diventerà invece il suo Vice.  Anche la Prof.ssa Iris Löw-Friedrich, Chief Medical Officer e Executive Vice President Biopharma Development Solutions di UCB e il Prof. Paul Linus Herrling, ex Head of Global Research in Novartis Pharma e presidente dell’Istituto di medicina tropicale di Novartis sono entrati come nuovi membri nel consiglio di sorveglianza. Mary Taner, Roland Oetker e il Prof. Andreas Pinkwart hanno invece lasciato il consiglio di controllo. Gli incarichi di Claus Braestrup e Bernd Hirsch sono invece stati confermati.

 

Durante l’assemblea generale della Gerry  Weber International Ernst Schröder ha annunciato la nomina di David Frink come portavoce del CdA. Dopo 41 anni Gerhard Weber si ritirerà alla fine di ottobre. Il vecchio capo passerà senza alcuna fase di cooling-off (non c’è da soprendersi!) direttamente nel consiglio di sorveglianza. Wolf-Albrecht Prautzsch ha rinunciato al suo incarico come rappresentante degli azionisti nel consiglio di sorveglianza dimettendosi.

 

Dopo aver salutato il business operativo alla fine del 2011, Hans-Jürgen Thaus è entrato adesso nel consiglio di sorveglianza della KRONES. Originario di Graz in Austria, Thaus è stato eletto il 25 giugno come nuovo membro del consiglio di controllo in sostituzione di Jochen Klein che si è dimesso per motivi di età. Dopo la nomina di  Markus Tischer,  all’inizio dell’anno,  come nuovo officer del CdA per il settore International Services and Operations, l’azienda ha anche trovato una soluzione per la successione di Werner Frischholz., membro storico del CdA della Krones. Secondo le comunicazioni diffuse dal più grande produttore di impianti di imbottigliamento per bibite il nuovo membro del CdA si chiama Ralf Goldbrunner. Il 1 settembre diventerà responsabile per il settore Impianti e Componenti. Il CdA è composto dal suo presidente Volker Kronseder e da altri cinque membri.

 

La OSRAM Licht si è separata da Peter Laier. Durante la riunione straordinaria del 2 giugno il consiglio di sorveglianza ha deciso di annullare l’incarico  del quarantacinquenne nel CdA per il giugno. L’ex affiliata della Siemens a Monaco spiega la decisione con “opinioni diversi nel CdA sulla guida e l’orientamento degli affari dell’azienda.”

 

Il 30 giugno Jürgen Muth si è dimesso di comune accordo come CFO della SGL Carbon. Il cambio non avrebbe niente a che fare con la crisi in cui si trova l’azienda quotata nel MDax. Dispiaciuti, il consiglio di sorveglianza e il CdA ringraziano Muth per il suo impegno facendogli molti auguri per il suo futuro. Dal 1 luglio Michael Majerus prenderà il posto di CFO con un contratto di tre anni.

König und Bauer: nuovo membro del CdA

 

Il nuovo CFO della König und Bauer AG, produttrice di macchine da stampa, si chiama Mathias Dähn. Il predecessore Axel Kaufmann ha lasciato l'azienda per sua volontà. Prima del passaggio Dähn è stato CFO nella svizzera Zumtobel AG, e in precedenza ha lavorato in Bosch, debitel, Loyalty Partner e MAN.

 

Aixtron: Goetzeler ancora più potente

 

La Aixtron, azienda quotata nel TecDax, riduce il suo CdA. Dopo l’uscita del CFO Wolfgang Breme il presidente Martin Goetzeler si occuperà anche delle finanze. Il contratto con il Chief Operating Officer Bernd Schulte è stato invece prolungato per altri tre anni, fino al 2018.

 

Bechtle: Nuova presidenza nel consiglio di sorveglianza

 

Matthias Metz è il nuovo presidente del consiglio di sorveglianza della Bechtle AG prendendo il posto temporaneamente occupato dal fondatore dell’azienda Gerhard Schick. Fino a maggio, quando è entrato in pensione, Metz è stato per presidente del CdA della Bausparkasse Schwäbisch Hall, la più grande cassa di credito immobiliare in Germania.

Campus

La Commissione sul Codice della Corporate Governance dovrebbe allontanare certi regolamenti

 

Durante la 13esima conferenza della commissione governativa Deutscher Corporate Governance Kodex a Berlino il presidente Manfred Gentz ha fatto sapere che il focus del gruppo degli esperti sarà sempre meno sull’elaborazione di  nuove raccomandazione, e sempre di più sull’analisi e il commento di nuove iniziative di regolazione presentate da terzi. Molte iniziative di regolazione, in particolare quelle provenienti da aeree europee, incidono sullo sviluppo futuro della corporate governance senza possibilità di intervento da parte della Kodexkommission. Da quando la politica continua a limitare la libertà dei gruppi tedeschi con una legge dopo l’altra, i manager della “Deutschland SpA” si sono svegliati. Per quanto riguarda la prevista legge sulla quota rosa l’economia tedesca non ha fatto una grande figura. L’idea è di impegnarsi per controbattere  eventuali sviluppi regolatori sbagliati o eccessivi in tema di corporate governance prevenendo così il sorgere di effetti negativi. Si pensa anche a continuare il dialogo con i rappresentanti dei diritti di voto.

Capital News

La Deutsche Bank ha concluso il suo terzo aumento di capitale dal 2010. Gli azionisti della più grande banca tedesca hanno partecipato all’attività di raccolta di capitale per ben 8,5 miliardi di Euro. Entro il 25 giugno dovevano decidere se starci o meno. Il 99,1 % dei diritti di opzione sono stati esercitati. Le azioni restanti sono state vendute sul mercato. Nel corso di un piazzamento anticipato Hamad bin Dschassm Bin Dschaber al-Thani aveva sottoscritto azioni per 1,75 miliardi di Euro, ad un prezzo di 29,20 Euro cad. Oltre all’investitore del Qatar anche Jürgen Fitschen e Ancshu Jain hanno sottoscritto. Con il denaro fresco la banca intende eliminare ogni dubbio sulle sue riserve contro nuove crisi e assicurarsi contro possibili multe miliardarie che potrebbero essere da pagare negli Stati Uniti.

Cewe: gli insider si riforniscono

 

L’azienda fornitrice di servizi di laboratorio fotografico e di stampa quotata nel SDax si mette in luce con massicci acquisti da parte di insider. All’inizio di giugno i quattro membri del CdA hanno acquistato per oltre 220.000,00 Euro dei titoli propri. Anche se nel primo trimestre l’azienda ha registrato un abbassamento del fatturato rispetto all’anno precedente, le perdite sembrano ormai sotto controllo. Tradizionalmente il primo trimestre è sempre quello più debole in Cewe Color. Dopo un fatturato da record di 529 milioni di Euro nel 2013 l’azienda ha come obiettivo di raggiungere nel 2014 un dei ricavi per 528 a 540 milioni di Euro. L’EBIT dovrebbe aggirarsi tra 30 e 36 milioni di Euro, ripsetto ai 29,4 milioni di Euro dello scorso anno. Durante l’assemblea generale il CdA ha inoltre annunciato di voler aumentare in futuro il dividendo di attualmente 1,50 Euro.

 

Borussia Dormund: passaggio riuscito

 

Sul campo  Borussia Dortmund ha dato prova negli ultimi anni di essere non solo la numero due in Germania, ma di godere anche di una apprezzabile reputazione in Europa. Adesso il finalista della Champions League del 2013 dovrebbe anche passare in borsa. Dal 23 giugno i titoli della società di calcio sono quotati nel SDax, l’indice di selezione con i 50 small e mid caps più importanti della Germania. Gli azionisti saranno contenti perché da allora il prezzo delle azioni sta volando verso i 5 Euro, raggiungendo un livello mai visto negli ultimi dieci anni. Dagli 11,00 Euro iniziali – era questo il prezzo di emissione al momento della quotazione in borsa nel 2000 – si è però ancora molto lontani.

 

Vedes: emissione di bond da bambini

 

Il consorzio di commercianti di giocattoli Vedes ha piazzato un bond aziendale con un volume di 20 milioni di Euro. Anche negli ultimi tempi questi tipi di titoli sono stati oggetto di critiche, la storia del bond della Vedes assomiglia ad un gioco da bambini. Il primo giorno il titolo era già sovrasottoscritto e i libri sono stati chiusi in anticipo. Il ricavo netto dell’emissione, dopo la detrazione delle somme necessarie per rimborsare i vecchi debiti, ammonta a 7,2 milioni di Euro. L’azienda comunica di voler utilizzare il denaro per “fini aziendali generici”. Con una  scadenza di cinque anni e una cedola del 7,125 per cento, il bond è inserito nel commercio dei bond aziendali all’interno dell’Entry Standard presso la Borsa Titoli di Francoforte.

M&A

Deutsche Rohstoff: Addio al tungsteno

 

La Deutsche Rohstoff AG vuole vendere il suo business con il tungsteno; i prezzi del tungsteno sono soggetto a grandi oscillazioni e l’azienda intende inoltre concentrarsi sugli affari con gas e petrolio. Quotato nel Entry Standard, la Deutsche Rohstoff AG vorrebbe disfarsi quanto prima del progetto con la miniera in Australia e parla di prime trattative in atto. Nel 2013 il Wolfram Camp ha contribuito con 7,6 milioni di Euro ai ricavi totali di 17,8 milioni di Euro. La partecipazione australiana aveva d’altro canto aumentato la necessità di ammortamenti, e di conseguenza nel 2013 a contribuito ad un  risultato annuo negativo di 7,65 milioni di Euro.

 

Bastei Lübbe: Crescita nel Digital Publishing

 

La Bastei Lübbe AG, casa editrice quotata nel Prime Standard della Borsa di Francoforte, sta acquistando una maggioranza in BookRix (fornitore di self publishing digitale).  Ogni mese la piattaforma pubblica intorno a mille eBooks. Oltre ai 560.000 user, la BookRix fornisce anche degli online store come iTunes e amazon. Nel 2013 ben tre titoli BookRix hanno raggiunto la Top Ten delle liste di vendita di amazon. La partecipazione completa il business tradizionale della casa editrice Bastei Lübbe. Del prezzo di acquisto non ci sono notizie.

 

Heidelberger Druck: la partecipazione aumenta, trovato un anchor investor

La Heidelberger Druckmaschinen AG si fa più digitale: la partecipazione alla Gallus Holding, specializzata anche nella stampa di etichette, è stata aumentata dal 30 al 100 per cento. In questo modo l’azienda di vecchia tradizione desidera posizionarsi nel settore della stampa digitale. Il costruttore di macchine utensili pagherà il prezzo d’acquisto soprattutto con  azioni proprie. In questo modo l’ex proprietario della Gallus, l’azienda familiare svizzera Rüesch, diventerà con una quota del nove percento nuovo anchor investor della Heideldruck. La compravendita include anche il pagamento di una cifra (sicuramente inferiore a 10 milioni di Euro) in denaro.  Nell’esercizio 2013/14 l’azienda è riuscita per la prima volto dopo cinque anni a uscire dal rosso.