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VIPsight International


Article Index

 

 

VIPsight giugno

 

COMPANIES

 

The German Mittelstand

Per le piccole PMI è difficile proteggere bene i brevetti

Nel suo report 2014 L’autorità tedesca per i brevetti e i marchi (Deutsches Patent- und Markenamt – DPAM) sostiene che i brevetti sono la chiave per avere più innovazione. Di fatto il numero delle registrazioni dei brevetti in Germania è aumentato lo scorso anno del 4,4 percento a 66.000. Ma spesso il foglio di carta non conta (paper doesn’t blush): nella realtà del business le piccole PMI non si sentono protette dai brevetti. Un documentario recentemente premiato trasmesso dal Mitteldeutscher Rundfunk dedicato alle cause per brevetti tra le PMI e i grandi gruppi lo specialista per questioni di brevetto, avv. Peter Hess dello studio Bardehle Pagenberg Partnerschaft mbH lo dice chiaramente: i brevetti non sono altro che tigri di carta.

L’unica via per difendersi contro il furto di idee è la causa legale. In genere questi procedimenti sono però molto impegnativi in termine di denaro e di tempo. Oltre alle spese legali il proprietario del brevetto deve anche pagare delle ricerche, delle perizie e la consulenza legale. Se la controparte è una grande aziende, l’attore è messo male. I gruppi e le grandi aziende amano giocare un jolly molto potente: l’impugnazione del brevetto esistente per nullità.

Dr. Christoph Ann, proprietario della cattedra per diritto economico e proprietà intellettuale presso la Technische Universität München, la sa lunga su questa cosa. Gli avversari potenti combattono la lite sul brevetto non solo ai tre livelli di ricorso fino alla Corte Federale (Bundesgerichtshof – BGH), ma sollevano anche una causa per nullità del brevetto davanti al Tribunale Federale per i brevetti e davanti allo stesso BGH. Questa procedura significa per il proprietario del brevetto che indipendentemente dalla situazione legale dovrà prepararsi ad una maratona giudiziaria estenuante. Ai fattori del tempo e del denaro si aggiunge l’insicurezza che incide in maniera massiccia sulla libertà di decisione del piccolo imprenditore nelle questioni di business.

Viene da chiedersi se molti brevetti non sono stati violati di proposito. In base alla situazione legale attuale i proprietari di brevetti del Mittelstand non hanno praticamente nessuna possibilità di difendersi. Per non rischiare l’esistenza della propria azienda, il “piccolo” cede alla pressione del “grande” vendendogli il suo brevetto, scegliendo quindi il male minore.

Il governo tedesco deve agire in fretta. Se vuole promuovere l’imprenditoria deve anche garantire il quadro legale per permettere ai piccoli imprenditori di proteggere la loro proprietà intellettuale. Non dobbiamo dimenticare che le idee innovative e creative tanto che alimentano la nostra economia nascono in genere da unità molto piccole – e sarebbe un peccato se a rimetterci fosse proprio quello che produce innovazione.

Buhlmann's Corner

Il 6 settembre 2015 la legge tedesca sulle società per azioni festeggerà il suo cinquantesimo compleanno. Fino agli anni novanta molte delle disposizioni contenute hanno influenzato anche altri paesi. Le regole codificate allora corrispondono effettivamente alle best practice of corporate governance di oggi. La divisione degli organi in consiglio di amministrazione e consiglio di sorveglianza costituisce la base per la cosiddetta paritätische Mitbestimmung, che prevede la copresenza di rappresentanti del capitale (ovvero dei datori di lavoro) e di rappresentanti dell’azienda (ovvero degli impiegati) nel consiglio di sorveglianza. Al di fuori della Germania la co-determinazione non è molto popolare.

Nonostante molte riforme, interventi ed adeguamenti, in particolare dagli anni 80 ad oggi (solo nel aprile 2015 ce ne sono stati due), le linee di principio di questa legge sono rimaste intatte e flessibili al punto tale da rivoltare il mondo.

Un ex-leader di sindacato dirige l’assemblea generale del (ancora) secondo produttore automobilistico del mondo, di un’azienda tedesca quotata nell’indice del DAX. Anni fa – non ricordo se era sotto Toni Schmücker (il salvatore di Audi) oppure sotto il suo successore Carl H. Hahn (jr) – una situazione simile è stata bloccata in ultimo. Questa volta invece no. Lo scorso mese la volontà dei capitalisti è stata gestita durante l’assemblea generale di Volkswagen da un ex-sindacalista – che risulta essere il presidente di assemblea più caro di tutto il 2015.

Adesso si leggono e sentono tante cose, certo. Bisogna comunque dire che non è successo niente di male e niente di grave. Berthold Huber (vice presidente del consiglio di sorveglianza di VW) è un uomo pragmatico e responsabile, è un leader di sindacato della prima generazione. Non avrei voluto immaginarmi un Frank Bsirske in una situazione del genere.

E’ vero, in VW gli orologi girano ancora come in un’azienda famigliare ed è anche vero che il cancelliere federale in carica (in questo momento Angela Merkel) continua ad avere il diritto di mandare dei rappresentanti nel consiglio di sorveglianza di VW. L’idea che adesso il CdA della Volkswagen sarà ristrutturato da un ex-sindacalista e dal presidente di un (nel caso specifico) potente comitato aziendale (works council) è davvero curiosa, a meno che a tenere le redini di nascosto non sia il presidente del CdA stesso (che presto se ne andrà).

L’assemblea generale ha funzionato bene. Si vede che guidare come prima esperienza un gruppo mondiale con un basso reddito nel settore core in mezzo ad una discussione provocatoria quanto precaria attraverso la sua assemblea generale non è poi così difficile. Chissà perché costa così tanto?

La Commerzbank potrebbe imparare la lezione: durante l’assemblea generale la discussione si è concentrata sui boni dei manager – paragonabile alla figlia che chiede alla mamma: “Stasera posso tornare un’ora più tardi dalla discoteca? Se mi dici di no, da oggi tornerò sempre con un’ora di ritardo”. 

ACTIONS CORNER

 

Politics

 

People

La Beiersdorf fa sapere di aver eletto Jasper Andersen come nuovo membro del CdA dal 18 maggio. Dopo alcuni mesi utili per conoscere l’azienda, il danese, che dal 1994 lavorava in Colgate-Palmolive, prenderà da settembre passo per passo la in mano l’area delle finanze, al momento ancora gestita da Ulrich Schmidt. Nato nel 1953 a Bevensen in Bassa Sassonia, Schmidt lascerà l’azienda il 31 marzo 2016 dopo trent’anni di attività nel gruppo di cosmetici per andare in pensione.

Hans Peter Ring è stato eletto come nuovo membro nel consiglio di sorveglianza di Bilfinger. L’ex CFO di EADS sostituisce Wolfgang Faden che il 14 novembre 2014 è stato eletto dall’assemblea generale come membro sostitutivo. A suo tempo prese il posto di Herbert Bodner. Avendo Bodner ricevuto un mandato nel CdA, il 9 settembre 2014 il suo mandato nel consiglio di sorveglianza fu temporaneamente congelato per concludersi definitivamente il 13 novembre 2014 in seguito alle sue dimissioni.

Roger A. Crock ha rinunciato al suo mandato nel CdA della Deutsche Post “per motivi personali”. Non essendosi la Deutsche Post ancora espresso sul potenziale successore di Crook, i compiti di Crook saranno svolti dal presidente del CdA Fran Appel fino alla nomina di un nuovo membro del CdA. Nel 2011 Crook aveva preso il posto di Hermann Ude, che aveva lasciato il gruppo da un momento all’altro.

Dal 1 giugno Michael Sen ricopreo il ruolo di CFO in E.On. L’ex CFO Klaus Schäfer dirigerà la Uniper che il 1 gennaio si staccerà dal gruppo energetico. Jorgen Kildahl lascerà l’azienda di comune accordo per potersi dedicare a nuove sfide al di fuori dal gruppo, mentre Mike Winkel lasciò il gruppo il 31 maggio per “motivi personali”.

Dall’inizio di aprile il consiglio di amministrazione della Fielmann conta cinque membri. Il nuovo membro si chiama Bastina Körber e sarà responsabile per le vendite. Al responsabile per controlling e IT Stefan Thies è passato adesso anche l’area delle risorse umane, finora gestita dal presidente del CdA, Günther Fielmann. Nel 2014 il contratto di Fielmann che continuerà ad occuparsi di strategia, marketing e espansione, è stato prolungato di altri 3 anni, fino alla metà del 2017.

Come previsto dallo statuto, il 30 Aprile Gerhard Schulze – presidente del consiglio di sorveglianza dal 2008 - ha lasciato per motivi di età la Gerresheimer, azienda produttrice di packaging per farmaci. A prendere il suo posto è Axel Herberg. Il fare ingresso come nuovo membro del consiglio di sorveglianza è la Signora Andrea Abt. L’ex manager di Siemens lavora adesso come consulente e membro professionale di consigli di sorveglianza.

Dopo solo due anni di mandato Michael Frenzel e Jan Martin Wicke si sono dimessi dal consiglio di sorveglianza della HOCHTIEF. Il consiglio di sorveglianza ha ringraziato Frenzel, per molti anni CEO die TUI, e Wicke, membro del CdA di Talanz, per il lavoro svolto con competenza e impegno. I due avrebbero accompagnato l’azienda in un periodo di cambiamento con spirito costruttivo e grande commitment. Il gruppo edilizio di Essen ha successivamente chiesto al tribunale competente di nominare Beate Bell e Patricia Geil Conrad nel suo consiglio di sorveglianza. Bell è molto esperta in revisione, compliance e gestione del rischio, mentre Geibel-Conrad è invitata a portare nel consiglio di sorveglianza le sue conoscenze nel settore finanziario. Il 27 aprile la HOCHTIEF ha fatto sapere che adesso tre degli otto rappresentanti sul banco del capitale sono donne. Nell’ottobre del 2014 anche Cristine Wolff è stata nominata dal tribunale.

Il 6 maggio l’assemblea generale della MAN a Hannover ha eletto Andreas Renschler nel suo consiglio di sorveglianza, e lo stesso organo lo ha eletto come suo presidente. Dopo la sua sconfitta nell lotta per il potere in Volkswagen alla fine di aprile Ferdinand Piech ha lasciato tutti i mandati nei consiglio di sorveglianza del grande gruppo e quindi anche nell’affiliata della VW. La presidenza di Renschler scadrà il 30 giugno 2016

Parallelamente ai cambi nel vertice della Metro, ci sarà anche un allargamento del CdA a cinque membri. Il nuovo membro si chiama Pieter Boone e occuperà dal 1 luglio il posto di CEO – Metro C&C. Gli altri membri sono Olaf Koch (presidente), Mark Frese (finanze), Pieter Haas (Media-Saturnn) e Heiko Hutmacher (personale).

Durante l’assemblea generale del 18 giugno a Mannheim Tina Müller è stata proposta agli azionista come candidata per il consiglio di sorveglianza. La manager di Opel seguirà Johannes Maret che lascia l’organo per suo desiderio. Müller è da agosto 2013 a capo del branding in Opel. Da giugno 2013 fa parte del consiglio di sorveglianza dell’affiliata del gruppo MLP, la MLP Finanzdienstleistungen.

Il 30 aprile VOLKSWAGEN ha comunicato l’ingresso di due donne, Louise Kiesling e Julia Kuhn-Piech, nel consiglio di sorveglianza formato da 20 persone. Il CdA del costruttore automobilistico ha chiesto al Tribunale competente di Braunschweig di sostituire con effetto immediato gli uscenti Ferdinand Piech e la moglie Ursula con due nipoti di Piech. Pur criticando la scelta facendo presente la mancanza di esperienza delle due donne nel settore automobilistico, il patriarca non si è formalmente opposto alla nomina. Lui avrebbe proposto Wolfgang Reitzle e Brigitte Ederer. Kuhn-Piech è dal 2014 nel consiglio di sorveglianza della MAN. Al momento non c’è ancora chiarezza su chi si assumerà la presidenza del CdA.

Durante l’assemblea generale della Airbus Grup dello scorso 27 maggio ad Amsterdam Maria Amparo Moraleda Martinez ha preso il posto di Josep Piqué i Camps come membro indipendente del consiglio di amministrazione. Il governo di Madrid aveva cercato di convincere Piqué a portare a fine il suo mandato cercando fino all’ultimo di evitare la nomina di Amparo Moraleda Martinez. Prima della votazione, VIP ha commentato durante la Q&A che “chi è capace di sopravvivere per diversi anni nella direzione potente di IBERDROLA, è pronto per accettare qualsiasi mandato.

Poche ore prima dell’assemblea generale la Deutsche Bank ha sorpreso con una mossa strategica al livello del personale. Co-CEO Anshu Jain ha allargato la sua posizione e il responsabile legale Chrsitan Sewing diventerà anche Head of Private and Business Clients. Il 20 maggio il consiglio di sorveglianza ha accolto il desiderio del 50enne Neske di sciogliere il suo contratto entro il 20 giugno. Si dice che la decisione sia stata presa di comune accordo tra lui e il consiglio di sorveglianza. anche dell’area il responsabile. Durante l’assemblea generale ha approvato con 3/5 dei voti l’operato del Co-CEO Jain. “Today we vote against the management, nevertheless it is the last chance for Mr. Jaim …. He has one year left”, commenta Ingo Speicher, portavoce dei Union Investment, in un intervista registrata durante la manifestazione da Bloomberg.

Il produttore di muletti Jungheinrich allarga il suo CdA a cinque membri. Oliver Lücke si occuperà dal 1 luglio dell’area Engeneering di Klaus-Dieter Rosenbach che diventerà responsabile per la nuova area dei sistemi logistici. Lücke dirige finora i siti produttivi di Norderstedt e Lüneburg.

Hartmut Mehdorn, da 17 anni nel consiglio di sorveglianza di SAP, si dimette dal suo incarico per motivi di salute andando definitivamente in pensione. La decisione è arrivata inaspettatamente. Il 20 maggio Mehdorn ha fatto sapere di ritirarsi da tutte le cariche pubbliche. A prendere il suo posto dovrebbe essere la Prof.ssa Gesche Joost che si occupa di ricerca sul design e insegna presso l’Università delle Arti a Berlino.

Nordex: partenza a sorpresa

Il presidente del CdA del costruttore di impianti eolici Nordex SE, Jürgen Weschky, ha lasciato senza avviso alla fine di maggio l’azienda, per motivi personali. Sotto la sua guida, dal 2012, l’azienda quotata nel TecDax è cresciuta fortemente riuscendo già nel 2013 a cambiare rotta. La successione di Keschky è adesso nelle mani d Lars Bondo Krogrsgaar, fino ora responsabile nel CdA per la distribuzione. Anche il CFP Bernard Schäferbarthold rimarrà nel CdA. Nordex fa sapere che da giugno il CdA sarà inoltre coadiuvato ad un cosiddetto Executive Committee. I dirigenti di diverse aree chiavi dovranno occuparsi sotto la guida del CEO Krogsgaard di strategia e di altri temi manageriali di alto livello.

Schaltbau: movimento nel CdA

Anche nella Schaltbau Holding AG, azienda quotata nel SDax specializzata in componenti per transportation technology  ci sono dei cambiamenti in atto: dal prossimo mese Ralf Klädtke dovrebbe entrare nel CdA, occupandosi della business unit del mobile transportation technology. Laureato in ingegneria aerospaziale, Klädtke ha occupato delle posizioni di guida in MAN,EADS e Carl Zeiss Optronics. In ultimo è stato amministratore delegato della Airbus DS Optronics GmbH che appartiene al gruppo Airbus.

Nel frattemp Dirk Löchner, il membro del CdA responsabile per lo sviluppo strategico e e amministratore delegato dell’affiliata Gebr. Bode, ha chiesto di a maggio di anticipare le sue dimissioni dalla squadra di alta direzione di Schaltbau. L’azienda fa sapere che Löchner vorrebbe occuparsi di altre cose al di fuori dal gruppo. Al momento resta comunque a disposizione della società e del gruppo in veste di consulente. Il portavoce del CdA Jürgen Cammann e il CFO Elisabeth Prigge restano nell’organo mantenendo le loro funzioni.

Stabilus: nuov ocontrollore

Il consiglio di sorveglianza della Stabilus S.A. si è separato dal suo membro Andi Klein. Nel 2010 Klein è entrato come rappresentante dell’azionista di maggioranza Triton nel comitato consultivo per poi - dopo l’ingresso in borsa dell’azienda quotata nel SDax nel 2014 – entrare nel consiglio di sorveglianza. A prendere il suo posto nel consiglio di controllo è Joachim Rauhut che fa parte del CdA della Wacker Chemie AG. L’ingegnere gestionale ha accompagnato l’ingresso in borsa della Wacker nel 2006, dopo aver occupato diverse posizioni di alto livello tra cui in Mannesmann e Krauss-Maffei. Gli altri membri del consiglio di sorveglianza sono Udo Stark, il suo vice Stephan Kessel e Nizar Ghoussaini.

Campus

 

Capital News

Siltronic: pronti e via

La Siltronic AG, che fa parte della Wacker Chemie AG, prevede di fare il suo ingresso in borsa ancora prima della pausa estriva 2015. L’obiettivo è il Prime Standard della Borsa Titoli di Francoforte. A questo scopo il produttore di wafer in silicio puro per l’industria dei semiconduttori e il gruppo Wacker intendono di piazzare nuove azioni provenienti da un aumento di capitale e di vendere dei titoli facenti parte del portfolio della Wacker. La Siltronic fa sapere che l’offerta è rivolta a investitori privati e istituzionali in Germania e in Lussemburgo. Al livello internazionale l’azienda intende piazzare le azioni privatamente. I ricavi netti devono servire alla riduzione dei debiti. L’azienda attiva sul mercato internazionale e datore di lavoro di oltre 4000 persone non ha dato altre precisazioni.

Windeln.de: respirare aria di borsa

A maggio la Windeln.de, commerciante online di prodotti per neonati e bambini dei paesi a lingua tedesca, si è avvicinato alla borsa riscuotendo circa 211 milioni di Euro. Nata cinque anni fa, la startup è riuscita a piazzare d un prezzo di emissione di 18,50 Euro più di 11 millioni di azioni nel Prime Standard della Borsa Titoli di Francoforte. I titolo provengono per un valore di 5,4 milioni di Euro da un aumento di capitale e per 4,5 milioni di Euro da partecipazioni di azionisti disposti a cedere. L’azienda è riuscita a piazzare circa 1,5 milioni di azioni attraverso una distribuzione aggiuntiva. Dal ricavo dall’emissione 127 milioni di uro vanno direttamente nelle casse dell’azienda, il resto va ai fondatori e agli investitori precedenti. L’azienda fa comunque sapere che gli azionisti principali sono rimasti fedeli.

L’azienda è riuscita presto a farsi conoscere sulla platea internazionale, realizzando ad oggi quasi la metà del suo fatturato in Cina. Recentemente la Windeln.de ha rilevato il competitor ceco Feedo, dando slancio all’espansione nell’Europa dell’esta. L’ingresso in borsa deve servire per rinforzare la crescita. Ultimamente l’azienda ha realizzato un fatturato di circa 101 milioni di Euro. Alla fine dei conti le perdite ammontavano a circa 9,8 milioni di Euro – quasi 2,5 milioni di Euro in meno rispetto al 2013.

PNE Wind: denaro fresco per una nuova struttura

A metà maggio il progettista di parchi eolici PNE Wind AG è riuscito ad incassare con un aumento di capitale circa 9,5 milioni di Euro rinforzando in questo modo il capitale proprio da utilizzare per una ristrutturazione. L’azienda quotata nel Prime Standard ha emesso circa 4,6 milioni di azioni nuove ad un prezzo cad di 2,07 Euro. I titoli sono andati sul mercato nell’ambito di un piazzamento privato. PNE comunica di voler utilizzare i ricavi per finanziare l’allargamento di un modello di business che prevede una concentrazione di progetti in una società affiliata. Le quote di questo cosiddetto yieldco dovrebbero essere venduti a degli investitori possibilmente entro la fine del 2016, quando l’affiliata produce dei ricavi.

Zalando.se: più organizzati della luce

Con in testa l’idea di vendere le scarpe online l’azienda ha iniziato con un modello veramente basic: le flip flop. 7 anni più tardi, un giorno dopo la prima assemblea generale dopo l’IPO, la Zalando è salita nel MDax. L’assemblea è stata eccitante, con un pubblico misto tra giovani con capelli rasta e ex-CEO di un’azienda industriale d’acciaio e ferro quotata nel Dax. Il loro motto: imparare e ri-pensare, sempre.  

M & A

Capital Stage: l’offerta di acquisizione di Prokon è stata rifiutata

La Capital Stage, gestore di parchi solari e eolici, è fallita nel processo di offerta per la Prokon, azienda specializzata in energia eolica in fallimento. La Capital Stage ha fatto sapere di aver offerto attraverso voler rilevare attraverso una società affiliata il 95 per cento circa delle quote alla Prokon. Gli altri cinque per cento circa dovevano essere acquistati da un altro investitore. Dopo alcuni giorni di presa in esame dell’offerta da parte del curatore fallimentare l’azienda sarebbe stata esclusa dal procedimento. La Capital Stage non ha pubblicato dettagli più precisi della sua offerta. Fatto sta che la società aveva sperato di poter rinforzare la propria posizione grazie al portfolio e all’expertise della Prokon. Il management di Capital Stage ha fatto sapere di voler continuare a crescere anche quest’anno mettendo a disposizione circa 100 milioni di mezzi propri. Al momento l’azienda sta prendendo in esame diversi progetti solari e eolici sopra i 200 megawatt in Germania e all’estero.

Nel frattempo i creditori della Prokon Regenerative Energien GmbH si troveranno durante l’ assemblea indetta per l’inizio di luglio a dover scegliere tra due le due opzioni presentate alla fine di maggio del curatore fallimentare. Per quanto riguarda la soluzione vendita, l’appalto è andato al gruppo energetico EnBW. La seconda variante prevede invece la costituzione di una cooperativa.

Fuchs Petrolub: lubrificanti per il settore automotive

La Fuchs Petrolub, azienda quotata nel MDax specializzatta in lubrificanti, ha rilevato la Deutsche Pentosin-Werke. Il prezzo della transazione non è stato pubblicato. Con l’acquisizione il gruppo allarga la sua gamma di prodotti anche ai lubrificanti per l’industria automobilistica, dopo la Deutsche Pentosin-Werke è riconosciuta come produttore leader del mercato. L’azienda vanta 80 anni di storia, con 190 collaboratori e due sedi in Germania e una società affiliata a San Paolo in Brasile. Nel 2014 la DPW ha realizzato un fatturato di circa 135 milioni di Euro. L’autorità antitrust dovrà ancora approvare la compravendita.

Cancom: Affiliata da dare via

L’azienda IT Cancom SE e la sua affiliata Pironet NDH AG hanno deciso di rinforzare in futuro la loro attività nel Cloud Computing: per questo motivo cedono tutte le loro quote alla società affiliata Imperia AG all’investitore Allegra Capital. Si stima che l’effetto negativo sul risultato del gruppo si aggirerà intonro ai 1,5 milioni di Euro. Del prezzo della compravendita e di altri dettagli non si sa niente. La Imperia AG è uno specialista di software per sistemi di content management.